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IDEAL DU GAZEAU, UN CAMPIONE DI TROTTO VENUTO DAL NULLA

Cavallo da Trotto Ideal Du Gazeau

Nel 1975 un puledro scoperto da Eugène Lefèvre presso un allevatore della Vandea arriva ad Haras des Dunes di Saint-Jean-Le-Thomas. E’ Idéal du Gazeau, un figlio di Alessio III e Venezia di Gazeau. Nella primavera del ’76, il puledro muove i suoi primi veri passi sulla spiaggia, di fronte a quell’icona del turismo che è Mont St Michel. Proprio lì – di fatto – inizia l’eccezionale carriera di Idéal du Gazeau. Il debutto in corsa avviene il 26 agosto all’ippodromo di Marville a St Malo. Prima gara, primo successo.18 settembre, seconda gara a Graignes, secondo successo, anche se il cavallo viene retrocesso. 16 dicembre, esordio a Vincennes, il tempio magico del trotto transalpino. Anche in questo caso, Idéal du Gazeau vince facilmente.

Dal 1976 al 1983 il tandem Idéal du Gazeau-Eugène Lefèvre accumula vittorie sia in Francia che all’estero. Dopo essere arrivato secondo al Prix d’Amérique nel 1979, vinse la corsa più importante del mondo per ben due volte, nell’81 e nell’83. Ideal vince anche tutte le classiche europee. Per tre volte viene incoronato miglior trottatore continentale. E sempre per tre volte vince il campionato del mondo di trottatori negli Stati Uniti. Con più di un miliardo e mezzo di somme vinte, “Petit Bonhomme” – il suo soprannome – diventa il cavallo più ricco sino ad allora nella storia del trotto.

Da lì in avanti è un’altra storia. A fine dicembre Idéal du Gazeau lascia l’Haras des Dunes per andare in Svezia dove comincia la carriera di stallone. Occhio intelligente, generoso, mai malato, Ideal ha tutte le capacità di un vero campione internazionale. Nonostante le sue piccole dimensioni, il piede fragile e le umili origini, questo piccolo cavallo nero è emerso dall’ombra ed è diventato una delle più grandi stelle nella storia delle corse. Nell’agosto 1995, nell’ambito di un festival dei cavalli, Idéal torna a St Jean, celebrato insieme con Eugène Lefèvre e Marcel Ernault, il ragazzo che lo accudiva in Francia. Viene osannato dagli abitanti del villaggio e da molti tifosi come solo alle grandi star capita.