Domenica 19 giugno 2022, Ippodromo di Chantilly (Oise). – La 173a edizione del Prix de Diane Longines (Gr1) ha incoronato la concorrente inglese Nashwa (Frankel) e per la prima volta una donna nei panni del fantino vincitore, la grande Hollie Doyle.
Terza nelle Oaks inglesi ad Epsom (sua precedente uscita), la residente dei trainers John e Thady Gosden ha preso il comando sul tracciato francese per affiancare la favorita, Agave (Dubawi) con alle loro spalle, molto ben collocata, La Parisienne (Zarak).
Con il suo 17 di steccato alle gabbie invece, Rosacea (Soldier Hollow) è rimasta molto nelle retrovie.
All’inizio del rettilineo le due leaders si sono prese un lieve vantaggio sul gruppo e per un attimo è sembrato che potessero arrivare insieme sole al palo, ma a circa trecento metri dal traguardo, la cavalla inglese ha preso il sopravvento ed è stato solo dopo, che La Parisienne con Gérald Mossé in sella si è lanciata all’attacco.
Il duello che ne è seguito è stato a lungo incerto ma Nashwa ha tenuto duro ed infine ha avuto la meglio vincendo di un corto collo.
A quattro lunghezze e mezzo dalle prime due finiva Rosacea, proveniente da “molto (troppo) lontano alla “corda” ed ha strappato il terzo posto ad Agave.
Intervistata oggi, Hollie Doyle ha detto: “Nashwa è un sogno in modo assoluto. E’ una cavalla che ha una grande mentalità agonistica ed è tutto quello che può desiderare un fantino dal proprio cavallo. Lei prende tutto con estrema calma ed è sempre molto rilassata, che è il suo modo per dire di essere pronta, questo anche durante i viaggi (come quello che ha sostenuto per arrivare in Francia). Probabilmente è il miglior soggetto che io abbia sino ad oggi interpretato in sella. Se due o tre anni fa mi avessero detto che avrei corso in una classica per i trainers John & Thady Gosden avrei detto a chi melo diceva se era matto! E invece…”
Ma cosa ci riserva questo incredibile duo (Nashwa ed Hollie) per il futuro? Forse le rivedremo nelle Falmouth dell’8 luglio dove dovranno vedersela con Inspiral e Homeless Songs, “altre due ragazze terribili”.
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