Domenica a Vincennes Hooker Berry dà il quinto successo da allenatore e terzo da driver per il campionissimo di Le Mans. Seconda una strepitosa Ampia Mede Sm. Danneggiato Vernissage Grif
Fervore, spettacolo mozzafiato, colpi di scena ed eccellenza sportiva hanno reso l’edizione 2023 del Prix d’Amérique, domenica all’ippodromo parigino di Vincennes.
Pronti-via e la partenza è fatale a Decoloration. Poche centinaia di metri più avanti, il Gruppo I perde subito uno dei suoi principali favoriti: Idao de Tillard è di galoppo e viene squalificato. Lo svedese Don Fanucci Zet prende il comando, accompagnato da Horsy Dream, prima e un ritmo forsennato, poi più tranquillo, almeno sino in retta d’arrivo, dove entrambi calano.
Jean Michel Bazire, paziente dietro gli animatori della prova, lancia Hooker Berry e sul palo si gira, la gamba alzata in segno di gioia. Una vittoria facile e ricca di entusiasmo dopo un percorso da sogno. L’uomo con 20 Fruste d’Oro vince il suo quinto Amérique da guidatore, il terzo da allenatore. Un anno dopo Davidson du Pont e il figlio Nicolas, la famiglia Bazire porta a casa il più importante trofeo di trotto al mondo.
Ampia Mede Sm, sfortunata sul percorso, chiude forte dal fondo del gruppo dove era relegata ancora a inizio dirittura sino al secondo posto davanti a Italiano Vero, Hip Hop Haufor e Hohneck. Una retta d’arrivo magnifica, vista raramente nella classica-faro per antonomia che premia le scelte dei D’Alessandro, il lavoro di Fabrice Souloy e la crescita di una cavalla generosa come pochi.
Meno fortunati gli altri italiani. In errore Vernissage Grif sulla salita a causa di un danneggiamento rimediato da Flamme du Goutier, poco più avanti anche il compagno di allenamento Vivid Wise As è incorso in un errore. A nulla servono i 40mila Euro di multa a favore rimediati da Vernissage, se non ad amplificare il rammarico di quel che avrebbe potuto essere.
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