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La Corsa al Palio di Siena: Cos’è e Come si Svolge

Corsa al Palio di Siena

La città si accende, l’aria diventa frizzante. È un via vai di turisti e nelle Contrade la competizione è alle stelle. La Corsa al Palio di Siena è la manifestazione più famosa della città e una delle corse dei cavalli più famose e antiche d’Italia e della storia dell’Ippica. Tradizione e folklore si mescolano per dare vita a un evento che, da sempre, affascina il nostro Paese e le Scommesse Ippiche in generale.

Quanto ne sai sull’argomento? Nelle prossime righe entreremo nel merito della manifestazione, dilungandoci sulle date da ricordare, sulla storia e sulla modalità di svolgimento.

La Storia del Palio di Siena

La Corsa al Palio di Siena ha origini antichissime: secondo diverse testimonianze, si hanno informazioni su una corsa che si svolgeva in città già nel 1200 con il primo documento ufficiale, che tratta di giustizia paliesca, databile al 1238.

Quel che è certo è che, nel Rinascimento, i giorni del Palio erano occasione mondane perché in città giungevano i grandi nomi dell’aristocrazia, alti prelati e sovrani europei. La trasformazione in festa popolare avvenne nel ‘600 quando arrivò la proposta di far correre il Palio in Piazza. Nel Settecento, al primo Palio, disputato a luglio, venne affiancato un secondo Palio su proposta della Contrada dell’Oca.

Nel 1774 il Comune omologò l’organizzazione dei due Palii e dal 1802 quello di agosto viene organizzato e corso a spese dell’intera comunità cittadina.

Nel ‘900 il Palio venne sospeso in occasione della prima e della seconda guerra mondiale, per ricominciare solo in tempi sereni adottando anche l’utilizzo di cavalli costosi. Proprio per questo, il 1945 venne deciso il Palio straordinario del 20 agosto, passato alla storia come “il Palio della Pace“.

Il nuovo millennio non ha scalfito e, anzi, ha rafforzato il successo della Corsa, ormai attesissima da tutti gli italiani.

Come diceva Gianna Nannini in una recente intervista: “Il Palio, per capirlo davvero e partecipare al rito, deve essere vissuto: tocca farsi possedere dal Palio, dall’atmosfera, dall’amore dei contradaioli per i loro simboli, per il cavallo, il fantino, le tradizioni e le tante, piccole o grandi cose che animano l’attesa, infuocano la gara, esplodono con la vittoria. Il Palio non si sviluppa solo nel minuto e quindici secondi della corsa, ma ha una storia precedente e una futura”.

Cos’è la Corsa al Palio di Siena e quando si disputa?

Come detto, la Corsa al Palio di Siena è la manifestazione più importante organizzata nella città di Siena e va in scena ogni anno il 2 di luglio ed il 16 di agosto nella piazza centrale, Piazza del Campo. In realtà, i ‘suoi giorni’ durano molto di più se si considerano anche l’attesa del pre e i festeggiamenti del post. Se piove, la gara viene rimandata per salvaguardare l’incolumità dei cavalli e dei fantini.

Le 17 Contrade cittadine in cui la città è divisa sono le vere protagoniste di questa celebrazione secolare: Bruco, Aquila, Civetta, Chiocciola, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone.

Ad ogni Palio, però, partecipano solo 10 delle 17 totali: 7 sono quelle che non hanno corso l’anno precedente in quel Palio, mentre altre 3 Contrade vengono invece estratte a sorte.

Chi vince ottiene la gloria della città, il nome inciso a fuoco negli annali del Palio e il cosiddetto “Drappellone”, una tela disegnata da un artista che la Contrada vincitrice espone nel proprio museo.

Come si svolge la Corsa al Palio di Siena?

Il Giorno del Palio di Siena inizia di buon mattino, quando alle 8, nella Cappella accanto al Palazzo Comunale, viene celebrata dall’Arcivescovo la Messa del fantino. Seguono una serie di tradizioni come la segnatura dei fantini, la benedizione dei cavalli in ogni contrada, il corteo storico e l’arrivo in Piazza Campo.

L’apice della festa si tocca con lo scoppio del mortaretto con cui si annuncia l’uscita dei cavalli dall’Entrone. Si procede con l’avvicinamento verso la ‘mossa’, cioè il punto di partenza dove ci sono i 2 canapi, in cui si posizionano solo 9 cavalli su 10, nell’ordine deciso dalla sorte: quello ‘di ricorsa’ resta fuori e sarà proprio suo compito determinare il momento della partenza, sotto la supervisione del mossiere.

Il momento dell’entrata viene deciso dal cavaliere stesso, in base alla strategia che intende mettere in atto. Per questo, la fase può durare anche ore.

Quando il cavallo ‘di rincorsa’ entra, se non viene decretata la nullità per via di qualche scorrettezza, parte ufficialmente la corsa. L’obiettivo è concludere i tre giri di pista, per circa 1000 metri e in senso orario, prima degli altri. Chi vince è sempre il cavallo, che può arrivare al traguardo anche “scosso”, ossia senza fantino.

Quando termina la Corsa al Palio di Siena i contradaioli vittoriosi si recano col Drappellone nella Chiesa di Provenzano (nel palio di luglio) o nel Duomo (nel palio di agosto) per il Te Deum di ringraziamento.

Per la cena della vittoria, invece, bisogna attendere la fine di settembre e l’inizio di ottobre, quando, tra migliaia di contradaioli in festa, il cavallo vittorioso siede al posto d’onore.

Le Contrade con più vittorie al Palio di Siena

Dal 1200, è la Contrada dell’Oca quella con più vittorie grazie ai 65 successi ottenuti sul Campo. Seguono la Contrada della Chiocciola (51) e quella della Tartuca (49).

Questa la classifica nel dettaglio:

  • Oca – 65
  • Chiocciola – 51
  • Tartuca – 49
  • Torre – 45
  • Valdimontone – 44
  • Nicchio – 42
  • Onda – 41
  • Istrice – 41
  • Selva – 39
  • Drago – 38
  • Lupa – 37
  • Giraffa – 36
  • Civetta – 34
  • Leocorno – 30
  • Pantera – 26
  • Aquila – 24