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I 10 Calciatori Mancini più Forti della Storia

Maradona Mancino

La loro abilità in campo si traduce in una visione di gioco inedita, mentre si distinguono per l’imprevedibilità e la creatività dei gesti tecnici: parliamo dei calciatori mancini, capaci di ribaltare l’esito delle scommesse sportive più caute. Calciare di sinistro può innestare traiettorie difficili da intercettare e stili di gioco inaspettati. Nei casi più fortunati, questo porta a rompere gli schemi, superando le tattiche avversarie più elaborate.

La storia del calcio ha prodotto solo un numero limitato di grandi campioni mancini, così la loro presenza in campo diviene ancora più preziosa. Ma chi sono questi giocatori che, grazie al piede sinistro, hanno lasciato un segno indelebile?

In questo articolo, ci proponiamo di parlare dei 10 calciatori mancini più forti della storia, analizzando le loro carriere.

1. Diego Armando Maradona

Maradona, soprannominato ‘El Pibe de Oro’, ha avuto un’importanza incommensurabile nella storia del calcio. Le abilità tecniche che vantava, combinate a una visione di gioco quasi divinatoria, hanno portato l’Argentina a conquistare la Coppa del Mondo nel 1986, successo replicato solo nel 2022, a distanza di più di 30 anni.

Nei quarti di finale del campionato del mondo 1986, tra l’Argentina e l’Inghilterra, si rese protagonista di due gol immortali: il primo è ricordato con il nome di ‘Gol del secolo’, il secondo è stato compiuto dalla ‘mano de Dios’, un’espressione iconica con cui si ricorda il controverso tocco di mano che portò l’attaccante argentino a segnare.

La sua straordinaria carriera non si è limitata all’Argentina. Con il Napoli, Maradona ha raggiunto vette mai viste, conducendo la squadra alla vittoria della Serie A nelle stagioni 1986/87 e 1989/90. Si tratta delle ultime vittorie del club partenopeo fino al 2023, anno in cui la squadra – com’è noto – è riuscita a riportare a casa il titolo sotto la guida di Spalletti.

Maradona Mancino

2. Lionel Messi

Sarebbe un’omissione imperdonabile non fare riferimento a Lionel Messi quando si parla dei calciatori mancini più forti della storia. Questa leggenda vivente, conosciuta come la ‘Pulce’, ha imposto la propria inimitabile impronta nel panorama calcistico mondiale, grazie a uno stile di gioco esemplare e a un’indomabile sete di successo.

L’abilità di Messi è una straordinaria fusione di rapidità, precisione, acume tattico e inventiva, al punto che il suo dominio sul pallone dà l’impressione di essere guidato da una forza magnetica. E i successi raggiunti parlano da soli.

Ha vinto più Palloni d’Oro di qualsiasi altro giocatore nella storia del calcio, ben sette. Ha portato l’Argentina alla vittoria ai Mondiali 2022, diventando così il degno successore di Maradona. Al Barcellona, club dove ha passato la maggior parte della sua carriera, ha conquistato ogni titolo possibile.

Messi Mancino

3. Ferenc Puskas

Come Maradona e Messi, anche Puskas era un mancino naturale, e come loro, ha trasformato questo aspetto in un marchio di fabbrica.

A suo tempo, ha dominato il panorama del calcio europeo, in particolare negli anni ’50. Giocò otto anni gloriosi con il Real Madrid, una delle squadre più prestigiose in assoluto, e rappresentò con orgoglio la patria, l’Ungheria, durante i Mondiali del 1954. Il suo piede sinistro divenne una temuta arma per le difese avversarie, che gli valse l’appellativo di ‘El Cañoncito’.

L’elenco di trofei che porta il suo nome include un oro olimpico, vinto con la nazionale ungherese nel 1952, e ben 3 Coppe dei Campioni, conquistate con la maglia del Real Madrid. Puskas figura tra i dieci calciatori che hanno segnato di più al mondo, così, in riconoscimento alla sua importanza per il calcio ungherese, gli è stato dedicato lo stadio principale d’Ungheria.

4. Paulo Dybala

Lasciandoci guidare verso le recenti stelle del calcio, il nome di Paulo Dybala risuona con forza. L’attaccante argentino ha avuto un ruolo di spicco nel mondiale del 2022, al fianco di Lionel Messi. In quell’occasione si è distinto con uno dei calci di rigore risultati decisivi per la vittoria, dimostrando un freddo autocontrollo nei momenti di massima pressione.

Nell’estate dello stesso anno, Dybala ha fatto un passo importante, trasferendosi alla Roma guidata da José Mourinho. Questo passaggio ha rappresentato una nuova sfida per il giovane argentino, che ha sempre dimostrato di sapersi adattare e dare il massimo in ogni circostanza.

La carriera di Dybala è stata un crescendo di successi fin dal suo arrivo in Italia. Ha iniziato a far parlare di sé con la maglia del Palermo; squadra che ha rappresentato dal 2012 e con cui ha dato prova di grande talento. Ma è stato il passaggio alla Juventus a consolidarne la fama. Con i bianconeri, Dybala ha vinto ben cinque volte lo scudetto, confermando il suo status di attaccante di primo piano.

5. Rivaldo

Nessuna lista di calciatori mancini sarebbe completa senza menzionare Rivaldo. Il brasiliano, uno dei migliori giocatori della sua generazione, ha mostrato al mondo l’abilità e l’arte che possono nascere da un piede sinistro.

La potenza e la precisione dei suoi tiri, la visione di gioco, l’abilità nel dribbling: tutto ciò rendeva Rivaldo un incubo per qualsiasi difensore. È stato un giocatore fondamentale per il successo del Brasile nella Coppa del Mondo del 2002, e il gol che segnò contro la Danimarca è stato un perfetto esempio di ciò che un talento simile può fare.

Rivaldo Mancino

6. Gheorghe Hagi

Gheorghe Hagi, conosciuto anche come “Il Maradona dei Carpazi”, rappresenta un autentico mito del calcio rumeno. Non è un caso che in terra natia venga omaggiato con l’appellativo di ‘Regele’, ovvero ‘Re’. L’intensità della sua presenza sul campo e l’impatto che aveva sul gioco gli hanno permesso di guadagnarsi un titolo tanto prestigioso.

Con un singolo colpo, poteva trasformare una partita, producendo assist vincenti o mettendo a segno gol incredibili, spesso caratterizzati da una spettacolarità che lasciava senza fiato.

La sua carriera internazionale è stata segnata da diverse conquiste, tra cui quella memorabile durante la Coppa del Mondo del 1994. Lì Gheorghe Hagi ha guidato la Romania fino ai quarti di finale, imprimendo nella mente dei tifosi gol eterni.

Oltre al successo sulla scena internazionale, Hagi ha goduto di una carriera di club altrettanto straordinaria. Ha vinto la Coppa UEFA con il Galatasaray, uno dei club più importanti della Turchia, ma ha anche ottenuto due vittorie nella Supercoppa UEFA con la Steaua Bucarest.

7. Roberto Carlos

Roberto Carlos da Silva Rocha, meglio conosciuto come Roberto Carlos, è probabilmente il miglior terzino di sempre.

Nato nel cuore del Brasile, ha fin da subito dimostrato una propensione straordinaria per il calcio. Ha iniziato a muovere i primi passi nel calcio professionistico nel 1993, nel Palmeiras, il club di San Paolo, per poi passare all’Inter. È nel 2002 che Carlos ha raggiunto l’apice, diventando campione del mondo con il Brasile.

Il talento che emergeva in campo ha attirato l’attenzione dei club europei, tra cui il prestigioso Real Madrid. Nel corso della sua permanenza nel club spagnolo, ha vinto la Champions League non una, non due, ma ben tre volte. Queste vittorie sono state anche alimentate dalla sua abilità nel colpire il pallone con potenza e precisione.

E parlando di colpire il pallone, non possiamo non menzionare una delle caratteristiche più notevoli di Roberto Carlos: le sue punizioni. Un fendente, un fulmine che tagliava l’aria con la stessa potenza e velocità di un proiettile, tanto da meritargli l’epiteto di ‘The Bullet Man’.

8. Ryan Giggs

Laddove si ricerchino le vere leggende del calcio, mancine o meno, non si può prescindere dal nome di Ryan Giggs. Con lui, il Manchester United ha ottenuto successi che pochi altri club possono vantare.

Giggs ha vinto 13 Premier League, stabilendo un record ancora ineguagliato. Ma non solo, la sua influenza ha permesso alla squadra di conquistare due volte la Champions League e una Coppa del Mondo per club FIFA.

Un leader nato, che ha saputo gestire sia i momenti di gloria che le sfide con un equilibrio e una maturità che hanno ispirato i suoi compagni. Nel 2007 è stato nominato Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico. Questo riconoscimento, di rilievo nazionale, è stato un ulteriore sigillo su una vita eccezionale.

Ryan Giggs Mancino

9. Gigi Riva

In un’epoca di fenomeni calcistici che hanno segnato il calcio italiano, sorge una figura imponente: stiamo parlando di Luigi “Gigi” Riva, uno dei più grandi calciatori italiani di tutti i tempi.

Riva era una forza della natura sotto rete; un’immagine perfettamente catturata dal giornalista sportivo Gianni Brera, che lo ha soprannominato “Rombo di Tuono”. Non era solo la potenza delle sue conclusioni, ma anche la precisione e la velocità con cui conduceva la palla, che faceva di lui un avversario temibile in ogni situazione.

La sua carriera calcistica è segnata da due momenti indimenticabili. Il primo è l’incredibile vittoria dell’Europeo nel 1968, un trofeo che l’Italia ha potuto sollevare grazie, in gran parte, al talento e alla grinta di Riva. Il secondo è l’eccezionale conquista dello Scudetto del Cagliari nel 1970, l’unico nella storia del club sardo.

Ha scolpito il suo nome nella storia non solo per i titoli vinti ma anche per le prestazioni individuali come marcatore. Tra queste spicca la sua incredibile stagione da capocannoniere, in cui ha messo a segno 21 gol.

Il “Rombo di Tuono” risuona ancora, a distanza di decenni, come un simbolo del miglior calcio italiano, di quello spirito di lotta e di abnegazione che fa grande questo sport.

10. Gareth Bale

Gareth Bale, un altro grande orgoglio gallese, è un vero e proprio fuoriclasse, che riunisce in sé rapidità, potenza e precisione. La sua velocità, quasi paragonabile a quella di un fulmine, sorprende ogni volta: scatta verso la rete avversaria con una furia devastante.

Nel 2013 divenne il giocatore più pagato al mondo. Il Real Madrid decise di puntare su di lui, versando al Tottenham la cifra astronomica di 100 milioni di euro. Un record strabiliante, che tuttavia sarebbe stato superato solamente tre anni dopo, nel 2016, con l’acquisto di Pogba per 105 milioni.

Eppure, per quanto elevato possa sembrare questo investimento, il Real Madrid non ha avuto ragione di pentirsene. Anzi, con Bale in campo, la squadra ha vinto ben 5 Champions League, dimostrando che ogni centesimo devoluto per il suo ingaggio è stato ben speso.

Gareth Bale Mancino