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Varenne, a cavallo delle Nazioni

Varenne

Bello, elegante nel suo incedere e, soprattutto, straordinariamente veloce. Il 19 maggio 1995 nell’allevamento di Copparo, in provincia di Ferrara, nasce Varenne: un cavallo che ormai appartiene alla leggenda.

Deve il suo nome alla via parigina che ospita l’ambasciata italiana. E, a ben vedere, è decisamente azzeccato. Nella sua carriera rappresenterà a livello internazionale l’Italia dell’ippica ai più alti livelli.

Un binomio incredibile quello composto da questo cavallo e dal suo driver, Giampaolo Minnucci, che impara a conoscerlo alla perfezione e a ricavarne prestazioni straordinarie. Con gli oltre 6 milioni di Euro guadagnati in carriera è tra i trottatore più ricchi della storia.

Il primo segno della sua carriera lo lascia nel 1998 a tre anni di età. Si aggiudica il nastro azzurro del Derby del Trotto, la corsa più importante per i cavalli di quell’età allevati in Italia, superando lo strafavorito Viking Kronos che a quel tempo pareva potersi affermare come il dominatore.

Passa solo un anno, ed ecco il capolavoro: non solo Varenne vince quasi tutte le corse per i trottatori italiani della sua età, ma addirittura partecipa al Gran Premio delle Nazioni a San Siro. Il risultato? Finisce la corsa davanti a tutti, perfino davanti alla campionessa del mondo Moni Maker. Finirà la stagione disputando complessivamente 14 corse. Tutte vinte.

 

Gran Premio delle Nazioni edizione 2021

Sabato all’ippodromo della Maura andrà in scena l’edizione 2021 del Gran Premio delle Nazioni, proprio quello vinto da Varenne contro Moni Maker in una giornata trionfale per il trotto italiano. Queste le immagini nella cronaca di Massimo De Marco.

 

Ormai Varenne è pronto per affacciarsi sulla grande scena internazionale. Nel 2000 sono 13 vittorie su 18 corse, contro avversari di livello. Preludio di una stagione che rimarrà nella storia dell’ippica.

Nel 2001, infatti, non solo si aggiudica il Prix d’Amerique (farà il bis nel 2002), il Gran Premio Lotteria di Agnano (già vinto l’anno precedente, farà il tris l’anno successivo) e l’Elitloppet a Stoccolma (con bis nel 2002). Sbarca oltre oceano e si aggiudica anche la Breeders Crown, la corsa più importante degli Stati Uniti. Primo cavallo nella storia ad aggiudicarsi il Grand Slam europeo e la corsa statunitense nello stesso anno. Record del mondo di allora, 1.51 e 1/5.

Con il 2002, ripetendo un 2001 già da sogno, chiude la carriera partecipando a diverse corse in tutto il mondo, stabilendo ogni volta il record della pista. Sarà definito il trottatore più veloce di tutti i tempi.

Il ritiro ufficiale il 28 settembre 2002. Ora vive nell’allevamento “Il Grifone” a Torino, dove si gode la bella vita ed è impegnato a fare il riproduttore.