Il sistema di rilevamento semiautomatico dell’offside è stato pensato, come il VAR, per rendere più precise e veloci le decisioni da prendere in campo e per dare supporto all’arbitro durante la gestione della partita.
Per indicare l’innovativo e sofisticato sistema di fuorigioco semiautomatico, si può utilizzare anche il termine SOAT, acronimo di Semi-Automated Offside Technology.
Cos’è e come funziona il SOAT?
La tecnologia utilizzata dal nuovo sistema di fuorigioco riesce a tenere traccia della posizione del pallone e di tutti i giocatori in campo con una frequenza di aggiornamento di 50 frame al secondo. Il costante monitoraggio dei calciatori e della palla permette di ottenere una valutazione precisa e dettagliata della situazione sul campo in qualsiasi momento della partita.
Ma vediamo nel dettaglio come funziona il fuorigioco semiautomatico.
Nuove telecamere
All’interno degli stadi sono state aggiunte fino a 12 telecamere in più rispetto a quelle già presenti, posizionate al di sotto del tetto. Le telecamere creano, insieme al supporto di una IA, modelli tridimensionali dei giocatori e della palla, in modo tale che possano elaborare in tempo reale le immagini e identificare se un giocatore si trovi o meno al di là della linea di offside.
L’impiego dell’Intelligenza Artificiale
L’intelligenza artificiale produce in tempo reale un modello tridimensionale del giocatore attraverso 29 punti corporei, andando così a creare degli avatar per tutti i giocatori all’interno del campo.
Inoltre, come è accaduto ai Mondiali in Qatar, il pallone contiene un chip in grado di inviare istantaneamente dati (500 al secondo) utili a valutare con maggior precisione la situazione in campo. L’hardware, che si trova al centro della sfera, sorretto grazie a dei fili in tensione che gli impediscono qualsiasi movimento, non necessita di alcuna fonte di elettricità, ma si carica per induzione.
Grazie a queste sofisticate attrezzature è possibile ottenere una comprensibile animazione 3D che viene mostrata in tv e sugli schermi dello stadio. Così, il sistema ci permette di avere un’immagine chiara del momento in cui la palla viene toccata e la posizione esatta in cui si trovano i giocatori.
Fuorigioco semiautomatico: il ruolo dell’arbitro
Il lavoro dell’arbitro non è in pericolo, la tecnologia si chiama fuorigioco semiautomatico proprio a causa del fatto che servirà sempre la componente umana per la valutazione finale dell’offside.
Seppure fornisca un valido supporto, rimarrà l’arbitro a decidere, in base alla situazione, se la posizione di un calciatore sia irregolare oppure no.
A causa della precisione di questo strumento, ci si dovrà aspettare un consistente numero di reti annullate a causa del fuorigioco, a volte anche per una questione di millimetri.
I vantaggi del fuorigioco semiautomatico
Rimanendo in tema di precisione, i principali vantaggi dell’applicazione del SOAT sono i tempi di attesa e la valutazione. I primi diminuiscono in modo significativo grazie al supporto visivo che il sistema fornisce in seguito all’elaborazione, istantanea, dei dati provenienti dalle telecamere fisse e dal chip interno al pallone.
Grazie a strumenti del genere, inoltre, si avrà una valutazione più accurata della situazione, che difficilmente lascerà spazio a interpretazioni soggettive riguardo allo svolgimento dell’azione.
Da quando viene utilizzato il SOAT in Serie A?
Il SOAT viene utilizzato nella Serie A TIM già dal 27 Gennaio 2023, anche se era stato già utilizzato precedentemente in occasione della Supercoppa Italiana del 2023 disputata a Ryad tra Milan e Inter.
L’assist di Nicolò Barella, che aveva portato Dimarco al goal, è stata la prima azione annullata dal fuorigioco semiautomatico, che ha segnalato come irregolare la posizione del giocatore dell’Inter.
Il sistema di fuorigioco ha fatto però il suo esordio nella Supercoppa europea, nella partita tra Real Madrid e Eintracht Francoforte.
Gradualmente è stato introdotto anche in altre competizioni di alto livello come la Champions League, anche se solo in alcune gare, e nella Coppa del mondo del 2022, svolta in Qatar. Proprio in occasione di una delle partite disputate dalla vincitrice della competizione, per la precisione durante Arabia Saudita – Argentina, i giocatori si sono scontrati da subito con questa nuova tecnologia.
L’arbitro Vincic annullò il goal di Lautaro Martinez al ventiseiesimo minuto di gioco, dopo l’intervento del SOAT. Le immagini 3D riportavano l’attaccante argentino con una spalla, che secondo il regolamento è una parte del corpo con il quale si può segnare, leggermente più avanti alla linea di fuorigioco. In una situazione simile, gli eventuali errori di valutazione vengono annullati dall’intervento del SOAT. Anche nel caso dell’annullamento del goal di Martinez, ogni dubbio è stato chiarito grazie all’intervento del fuorigioco semiautomatico.
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