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Volteggio a cavallo: tutto quello che c’è da sapere

Volteggio a cavallo in gara

Nato in tempi remoti, il volteggio a cavallo è una disciplina equestre molto particolare che unisce la grazia della ginnastica artistica e della danza con l’eleganza dell’equitazione.

Praticato su un cavallo in movimento, questo sport richiede agli atleti forza fisica e coordinazione, ma anche una profonda sintonia con il destriero. In questo articolo dedicheremo alcune righe alle antiche origini di questo sport e alle evoluzioni che ha subito nel corso dei secoli, alle regole ufficiali, al dress-code richiesto agli sportivi e alle figure acrobatiche più famose.

Le origini del volteggio

Lo sport trova le sue origini nel periodo in cui fiorirono le civiltà greche e romane, dove i soldati praticavano esercizi acrobatici sui cavalli per migliorare le loro abilità equestri e la loro coordinazione in battaglia; la pratica, conosciuta come desultor, nacque probabilmente proprio durante i giochi circensi romani.

Durante il Rinascimento la disciplina divenne parte integrante dell’addestramento militare e delle esibizioni pubbliche. Tuttavia, solo nel XX secolo iniziò a svilupparsi come un vero e proprio sport competitivo, e ad oggi rientra a tutti gli effetti tra le diverse discipline dell’equitazione.

Il volteggio equestre, che dà la possibilità al cavaliere di conoscere alla perfezione i propri movimenti e quelli del proprio cavallo in assenza di sella e redini, ha guadagnato popolarità in Italia soltanto negli anni ‘90. In Germania, Svizzera e Italia, con l’obiettivo di rendere la disciplina accessibile a tutti, furono organizzati eventi e fondati club dedicati, che hanno contribuito alla crescita di interesse per questo sport nel paese.

Negli ultimi decenni, sono stati istituiti numerosi club e associazioni dedicate. In Italia, in particolare, il volteggio ha guadagnato popolarità intorno agli anni Novanta, grazie alla promozione di eventi e gare a livello nazionale.

Le regole del volteggio equestre

Il volteggio è attualmente regolamentato dalla Federazione Equestre Internazionale (FEI), che ha emanato una serie di regole standardizzate per garantire la sicurezza e integrità di tutti i numerosi praticanti che ci sono in tutto il globo.

I Campionati del Mondo e i Giochi Equestri Mondiali, sono le principali competizioni internazionali e gli eventi di punta che mettono alla prova i migliori atleti di questa disciplina. Le gare vengono suddivise in tre categorie: individuale, a coppie e a squadre; in ciascuna di esse, i ginnasti eseguono una serie di esercizi obbligatori e liberi sul cavallo, che nel frattempo si muove in cerchio al galoppo o al trotto, guidato da un lunger.

Le esibizioni vengono giudicate sulla base di tre criteri principali:

  • tecnica: precisione e correttezza nell’esecuzione delle figure obbligatorie;
  • artisticità: espressione artistica e fluidità dei movimenti nel freestyle;
  • esecuzione generale: armonia tra l’atleta e il destriero, controllo e stabilità.

Il cavallo durante l’esecuzione delle prove indossa un cerchio di volteggio (surcingle) e un’imbottitura sulla schiena che lo protegge, ma che fa anche da superficie sicura per gli atterraggi degli sportivi che si trovano sulla loro schiena. Il surcingle è dotato di maniglie e staffe di cuoio, che aiutano il vaulter a mantenere l’equilibrio durante l’esecuzione delle figure.

Il dress-code del volteggio equestre

Nel volteggio equestre, il dress-code è un aspetto di cui la FEI si occupa personalmente, infatti ne stabilisce le linee guida e le aggiorna regolarmente ogni 2 o 3 anni per riflettere le esigenze dello sport e mantenere alti gli standard di sicurezza e presentazione​​.

I ginnasti, durante le competizioni, devono indossare uniformi aderenti che non nascondano la linea e la forma del corpo ma che consentano anche una completa libertà di movimento senza interferire con il cavallo o con l’esecuzione delle figure. Gli abiti, spesso decorati con motivi colorati o tematici, aiutano a creare un impatto visivo durante le esibizioni freestyle, dove l’aspetto artistico è molto importante​​.

Accessori come cinture, mantelli o cappelli sono severamente vietati, poiché potrebbero essere pericolosi sia per l’atleta che per il destriero. Le scarpe utilizzate nelle gare devono avere una buona presa e presentare una suola antiscivolo per garantire la stabilità del ginnasta durante le acrobazie. Gli uomini, inoltre, sono obbligati ad indossare i pantaloni fissati alla caviglia per evitare che si impiglino durante l’esecuzione di alcune figure.

Le figure che si possono eseguire nel volteggio a cavallo

Gli atleti, noti come vaulter, eseguono una serie di esercizi sul dorso di un cavallo in movimento. Le figure svolte vengono classificate in esercizi obbligatori e liberi, e variano in complessità e stile, con una proposta di spettacolo variegata ed emozionante.

Gli esercizi obbligatori variano in base alla categoria in cui competono i ginnasti, ma i più noti sono:

  • Salita: manovra iniziale di salita sul destriero. Il cavaliere corre al fianco dell’animale e, con la forza delle braccia, salta e si porta sul dorso del cavallo, sedendosi rapidamente in una posizione stabile.
  • Postura di base: il volteggiatore si siede dritto, con la schiena eretta, le gambe rilassate ma stabili ai lati del cavallo e le braccia tese verso l’esterno. La posizione serve a cercare l’equilibrio e il controllo prima di passare a figure più complesse.
  • Bandiera: figura in cui il vaulter si posiziona lateralmente sulla groppa dell’animale, estende una gamba in avanti e l’altra all’indietro, e mantiene l’equilibrio con una mano sul manico del supporto e l’altra estesa verso l’alto o di lato.
  • Mulino: è una sequenza di movimenti rotatori. Il cavaliere alterna le gambe in un moto circolare mentre si tiene con le mani sulla schiena dell’animale, con un effetto che ricorda, per l’appunto, il movimento di un mulino.
  • 1a parte forbici: il vaulter esegue un gesto a forbice con le gambe mentre si sposta dalla posizione seduta a quella con il corpo capovolto, con una gamba tesa in avanti e l’altra all’indietro, e prepara così il corpo per la seconda parte della figura.
  • 2a parte forbici: il volteggiatore completa il movimento a forbice con l’inversione della posizione delle gambe, per tornare poi in una posizione eretta o di base sul dorso del cavallo.
  • Stand: il vaulter si alza in piedi sulla groppa del destriero e mantiene una postura eretta e bilanciata. Richiede una notevole stabilità e forza, nonché una profonda fiducia nel cavallo.
  • Flank: figura dinamica in cui si esegue una serie di movimenti di slancio con il corpo, nel quale viene compiuta una rotazione o un salto sul dorso dell’animale. L’esercizio è spesso utilizzato come transizione verso altre figure.
  • Swing off: è la manovra finale di discesa dal destriero. Il volteggiatore utilizza il corpo per dondolarsi lateralmente e scendere in modo fluido e controllato, con un atterraggio in piedi al fianco del cavallo.

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