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AMERIQUE, 100 ANNI D’EVOLUZIONE

Cavallo da corsa su tracciato

La prova regina del trotto mondiale ha conosciuto grandi cambiamenti in un secolo o poco più. Domenica a Vincennes in scena l’edizione 2021

L’edizione 2021 del Gran Prix d’Amerique si svolgerà domenica all’ippodromo di Vincennes, il più importante palcoscenico del trotto europeo. È un evento unico, da non perdere nel mondo delle corse di cavalli. Una manifestazione nata nel 1920, il 1 febbraio per essere precisi, che quindi ha compiuto il centenario lo scorso anno. Non è stata disputata solo per la guerra nel 1940 e nel 1941.

Ma perché l’Amérique si chiama proprio Amérique?

È un omaggio agli aiuti forniti alla Francia da oltre oceano durante la guerra del 1914-1918.  In quella prima edizione della corsa si affrontarono in 14 per una dotazione di 20mila franchi. La prova venne disputata sui 2.500 metri. Grazie a questa corsa il trottatore francese è passato dall’essere considerato un animale prettamente da lavoro sino allo status dei giorni nostri di atleta di punta. L’analogia con gli atleti moderni si applica perfettamente alle tecniche di allenamento e recupero che i trainers hanno continuato a portare avanti. Un lavoro che va di pari passo con quello di miglioramento della razza. All’inizio del secolo scorso venica ricercata soprattutto la robustezza del normanno, il trottatore francese per eccellenza. Negli ultimi 30 anni i valori di velocità e anche di precocità delle linee di sangue americane – rinomate per il loro programma di corse e la configurazione delle piste piatte – hanno pienamente integrato le riflessioni degli allevatori sull’incrocio e contribuito anche a diffondere quindi una bella dose di velocità nei tradizionali pedigree franco-francesi.