La Pinnacola è uno dei giochi di carte più affascinanti e longevi della tradizione italiana. Nonostante le sue umili origini risalgano alla prima metà del Novecento, continua ancora oggi ad appassionare giocatori di tutte le età grazie alla perfetta combinazione di semplicità e strategia.
Non stupisce dunque che questo colorato gioco di carte, dal fascino apparentemente ingenuo, abbia ispirato negli anni la nascita di moderni successi come il Burraco. Sotto la sua semplice cornice si celano infatti profonde dinamiche strategiche, abilità tattiche e un pizzico di fortuna che le conferiscono un quid unico nel suo genere. Un patrimonio ludico dal sapore retrò ma di eccezionale longevità, meritevole di essere (ri)scoperto anche dalle nuove generazioni.
In questo articolo approfondiremo le regole fondamentali, le modalità di gioco e il sistema di punteggio della Pinnacola, svelandone ogni segreto.
Storia della Pinnacola
Le origini precise della Pinnacola non sono del tutto accertate, ma la maggior parte degli storici del gioco data le sue prime attestazioni alla prima metà del XX secolo in Italia. Secondo la teoria maggiormente accreditata, il suo sviluppo risalirebbe agli anni ’30 come naturale evoluzione di giochi tradizionali molto diffusi all’epoca, come il Ramino e la Scala 40. Alcuni ritengono che le prime partite di Pinnacola possano essersi svolte nei circoli ricreativi sorti in quel periodo nelle città italiane.
Un’altra ipotesi, meno documentata, vuole che il gioco si sia diffuso grazie ai soldati durante la Prima guerra mondiale, i quali avrebbero importato semplici mazzetti di carte dalle loro case per dilettarsi durante i momenti di pausa dai combattimenti. L’idea è supportata dalla vocazione strategica della Pinnacola, adatta a tenere impegnata la mente anche in contesti ostili. Gli anni successivi al conflitto videro il fiorire di nuove varianti e il crescente interesse per la Pinnacola, che divenne uno degli svaghi preferiti nei salotti borghesi e nei casinò di diverse città. Nacquero i primi tornei a premi, che contribuirono a popolarizzarla ulteriormente.
Approdata in Nord America nel secondo dopoguerra, la Pinnacola vi si diffuse a tal punto da essere tutt’oggi praticata sotto i nomi di “penuchie” o “pinocle”, specialmente in alcune zone del Canada. Un secolo dopo la sua nascita, il gioco continua ad appassionare nuove generazioni su entrambe le sponde dell’oceano.
Come si gioca a Pinnacola
Il gioco prevede l’utilizzo di 2 mazzi da 52 carte francesi ciascuno, comprendenti i classici semi (cuori, picche, fiori e quadri) e le figure (J, Q, K, A). Le partite si svolgono generalmente tra 2 o 4 giocatori divisi in coppie contrapposte, che gareggiano per totalizzare il punteggio più alto.
Ad ogni mano, le carte vengono mischiate e tagliate dal mazziere, che poi procede a distribuirne 11 ciascuno in senso orario. Il mazzo rimanente costituisce il “monte” da cui attingere per pescare nuove risorse.
Il gioco inizia formalmente dal giocatore alla sinistra del mazziere, che avrà facoltà di decidere se posare o meno una combinazione vincente, pescare dal monte o scartare carte non utili. Così faranno a seguire gli altri player in senso orario.
L’obiettivo di ogni mano sarà completare e giocare le migliori “pinne” (sequenze, tris, poker ecc.) per totalizzare punti, sfruttando al meglio le carte in proprio possesso anche grazie alle possibilità di pescarne di nuove. La partita si concluderà al raggiungimento di un punteggio prestabilito (variabile a seconda del numero di giocatori) o quando un player si sarà liberato per primo di tutte le proprie carte giocando “pinne”.
Pinnacola, regole del gioco
Esistono due tipologie principali di “pinne”, ovvero combinazioni di carte che consentono di accumulare punti:
- Sequenze o scale: sono formate da almeno 3 carte dello stesso seme poste in ordine di valore crescente o decrescente.
- Insiemi o tris: contengono almeno 3 carte dello stesso valore ma di semi diversi.
I jolly possono sostituire qualsiasi carta per completare le “pinne”. L’abilità del giocatore consiste nel massimizzare abilmente ciascun turno per assemblare “pinne” che consentano di totalizzare il punteggio più alto. Le regole presuppongono flessibilità strategica nella formazione delle combinazioni vincenti.
Calcolo dei punteggi nella Pinnacola
Al termine di ogni mano avviene il conteggio dei punti totalizzati in base al tipo di carte giocate e “pinne” realizzate. Vediamo gli aspetti chiave.
Innanzitutto ogni carta ha un proprio peso base, in funzione del suo valore nominale: le carte numeriche basse contano 5 punti mentre quelle alte 10, ad eccezione degli assi il cui valore varia da 1 a 11 a seconda del contesto. Ma è nella creazione delle famose “pinne” che risiede l’anima tattica della Pinnacola.
Ogni sequenza o insieme, ossia serie di carte affini per seme o valore, viene premiata sommando i valori delle singole carte: in questo modo il giocatore viene incentivato a raggruppare le proprie risorse. Ancor più ricco è il bottino per chi realizza la rara scala da asso a asso, detta “Pinnacolone”, ricompensata con 1500 punti.
Ma la sfida non finisce qui. Chi dimostra abilità nel liberarsi per primo di tutte le carte guadagna infatti 100 punti addizionali. Al tempo stesso, le carte rimaste invendute a fine mano, che testimoniano un cattivo utilizzo delle risorse, vengono penalizzate sottraendone il valore.
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