Il suo successo non conosce confini, negli anni è diventato tra i giochi più amati e ricercati nei migliori casinò online. Parliamo del Baccarat, il gioco di carte proveniente (forse) dalla Cina e ormai popolare in ogni zona del mondo.
Al pari del Poker e del BlackJack, il Baccarat ha conquistato il cuore dei giocatori d’azzardo, complice la semplicità del gioco, la presenza sui portali dedicati in giro per il web e le molteplici varianti con cui ci si può divertire.
In una delle ultime guide abbiamo spiegato quali sono le regole del Baccarat, soffermandoci sui valori delle carte, sullo svolgimento della partita e su molto altro. Oggi torneremo all’origine di questo gioco, entrando nei misteri che lo avvolgono e cercando di fare luce sulla sua storia.
La Storia del Baccarat e un’incerta provenienza
L’unica certezza del Baccarat, a volte noto anche come Baccarà, riguarda lo scopo del gioco: vince chi indovina l’esito finale della partita, cioè chi avrà la meglio tra il banco e il giocatore. Per quel che concerne la storia, invece, le leggende sono molte e persino trovare una provenienza certa diventa un’impresa (quasi) impossibile.
Le ipotesi della sua nascita sono moltissime: per alcuni il Baccarat deriva da un vecchio e macabro rituale etrusco, per altri si tratta di uno dei primi giochi di carte dalle origini tutte italiane. C’è anche chi lo fa nascere in Francia per opera di un tale Felix Falguiere or Falguierein e quanti, invece, ritengono che abbia visto la luce a Macao.
In realtà, il fatto più probabile è che si sia fatto strada prima in tutta Europa e, solamente dopo, abbiamo superato il continente per raggiungere la Cina e l’America. Nel Nuovo Mondo, il Baccarat è amatissimo ad Atlantic City e a Las Vegas, da sempre la patria del gioco d’azzardo.
Si narra che la prima, enorme vincita della storia del Baccarat sia da localizzare proprio al Sands Hotel Casino di Las Vegas: qui, negli anni ’60 del Novecento, un fortunato giocatore riuscì ad accaparrarsi oltre 250mila dollari in una sola notte. Nulla a confronto con la vincita del miliardario Aiko Kashiwagi, capace, negli anni ’90, di conquistarsi il titolo di miglior giocatore di Baccarat al mondo dopo essersi portato a casa più di 6 milioni di dollari.
I Dubbi sul Nome “Baccarat”
Esistono dubbi anche sul nome di questo amatissimo gioco di carte che rimane, ancora oggi, un mistero. Baccarat potrebbe provenire dalla parola Baccara popolare nel Medioevo e usata per indicare lo zero o il nulla, in linea con il valore delle figure e dei numeri 10 previsti dal suo regolamento.
Oggi, il Baccarat viene universalmente riconosciuto con la dicitura di Punto Banco, cioè una delle varianti del gioco più popolari, o con quella di Baccarà. Questa è l’evoluzione del nome di questo gioco, abbastanza diversa invece rispetto alla evoluzione del casinò.
La Leggenda Italiana del Baccarat e il successo francese
Per non fare confusione, in questo articolo ci rifaremo alla leggenda che vuole che la storia del Baccarat sia iniziata nel nostro Paese, addirittura prima dell’anno mille. Tra tarocchi e giochi di società, il giusto dress code per il casinò, il gioco destò l’attenzione dei giocatori italiani e poi di quelli d’oltralpe, arrivando in Francia prima del 1500.
Nella terra della Torre Eiffel, prese il nome di Chemin de Fer, diventando una prerogativa degli ambienti aristocratici. Secondo diverse testimonianze, i nobili ne diventarono subito grandi appassionati, preferendolo a qualsiasi altro gioco di carte durante i pomeriggi trascorsi in compagnia.
Persino re Carlo VIII non disegnava una partita a Baccarat nel tempo libero e durante l’era di Napoleone Bonaparte il gioco raggiunse il popolo, affascinando gli strati sociali più bassi.
L’arrivo in Inghilterra del Baccarat e lo sbarco in America
Poteva tanto successo rimanere circoscritto all’Italia e alla Francia? In Inghilterra il Baccarat si manifestò pochi anni dopo: fu chiamato Shemmy e vennero introdotte diverse regole speciali. Una variante simile, intorno al 1900, sbarcò persino in America, venendo praticato soprattutto nei casinò di Las Vegas. Parlano di America non possiamo non consigliarvi la nostra guida dei migliori film sul casinò.
Nella città del gioco d’azzardo, il Baccarat venne portato da Tommy Renzoni, un leggendario giocatore, diventando una caratteristica emblematica dei diversi casinò sparsi per la città e attirando l’attenzione di star e personaggi meno illustri.
Nell’est del mondo, trovò terreno fertile a Macao: non si tratta di un caso se si considera che Macao è soprannominata anche “la Las Vegas cinese“, visto che è l’unica città della Cina in cui il gioco d’azzardo è legale. Pensiamo che il 70% della sua economia dipende proprio da questo.
Tutte le varianti del Baccarat
Nel corso del tempo il Baccarat ha subìto diverse modifiche che, progressivamente, hanno portato alla nascita del Baccarat online come lo intendiamo oggi.
Tra le varianti più diffuse in giro per il mondo vale la pena ricordare il Punto Banco (da considerarsi tra i più frequentati sui portali online), il Baccarat americano, quello europeo, il Chemin de Fer, l’En Banque e persino il Private Baccarat, ritenuto da molti come la versione più complessa del gioco.
Ciascuno ha le proprie prerogative e caratteristiche oltre ad una peculiare suddivisione dei ruoli: in molti, il casinò agisce come banco e sfida i giocatori, in altri il banco ruota tra i diversi partecipanti seduti attorno al tavolo verde.
L’introduzione del gioco sui casinò online si è rivelata ben presto una scelta giusta: ogni giorno cresce il numero degli appassionati che vogliono divertirsi con questo gioco e il giro d’affari è ormai davvero importante ed è infatti cresciuto anche il numero di varianti del video poker.
Il Baccarat e… James Bond
Dal 1962, il Baccarat è legato indissolubilmente al nome di James Bond. Forse non sapevi che il Baccarat, nel film “Agente 007 – Licenza di uccidere“, viene indicato come il gioco di carte preferito dal famosissimo agente 007 tra quelli di carte.
In particolare, in una sequenza della pellicola si vede Sean Connery esibirsi in una mano di Chemin de Fer e, dopo un giro particolarmente fortunato, alzarsi dal tavolo e presentarsi con la celebre frase “Bond, James Bond”.