Non c’è stato sportivo che ha probabilmente incarnato meglio i cambiamenti politici, sociali e razziali del proprio tempo, che sia stato un punto di riferimento assoluto ben al di là del proprio essere atleta.
Quando Muhammad Ali vinceva anche in pista, non solo su di un ring
All’anagrafe Cassius Clay, Muhammad Ali non è infatti stato solo un campione di boxe. Attivista per i diritti civili, è stata una delle persone più conosciute al mondo. E anche un driver di corse al trotto.
L’8 marzo 1977, Ali partecipò a una speciale prova durante un convegno a beneficio del Provident Hospital di Chicago, a quel tempo il più antico e più grande ospedale gestito da afroamericani dell’Illinois. Ali e il suo ambiatore, Boozer Beau, hanno partecipato ad una gara di esibizione di cinque cavalli, programmata su una distanza di 7/8 di miglio – 1400 metri – nell’ovale da mezzo miglio di Maywood.
Boozer Beau non solo vinse: in 1:57 stabilì il record mondiale per un pacer su quella distanza in pista da 800 metri che venne inserito nella Trotting Guide – la bibbia del trotto made in Usa – salvo poi venire cancellata dopo un ripensamento dovuto alla natura “fieristica” della gara.