Montepremi milionario per la Saudi Cup. Ben dieci milioni al primo arrivato
E’ ormai conto alla rovescia per la “Saudi Cup”, il grande evento del 29 febbraio che si terrà in Arabia Saudita. Con l’attuale montepremi di 20 milioni di dollari, è la corsa di cavalli più ricca della storia di questo sport. A Riyadh fervono i preparativi con il Principe Bandar bin Khalid Al Faisal, presidente del Jockey Club dell’Arabia Saudita, che ha spiegato che “l’introduzione della Saudi Cup, come gara internazionale, è senza dubbio l’evento più significativo nella storia delle corse di cavalli in Arabia Saudita e dimostra la nostra determinazione a sviluppare questo grande sport nel nostro Regno per diventare protagonisti nella scena mondiale delle corse di cavalli”.
La gara, che si terrà presso il King Abdulaziz Racetrack, avrà un campo massimo di quattordici partenti e si svolgerà su nove furlong (1.800 m) su dirt. Il premio per il vincitore sarà di ben dieci milioni di dollari, con i cavalli fino al decimo posto che divideranno gli altri 10 milioni tra di loro. Il grande giorno di gare dell’Arabia Saudita si svolgerà sempre quattro settimane dopo la Pegasus World Cup ed un mese prima della Dubai World Cup. Il totale montepremi delle otto gare è di 29,2milioni di dollari.
Saudi Cup: Benbatl per i colori di Godolphin per BetFlag è il grande atteso dopo la vittoria in G2 a Meydan, definito sontuoso per quanto ha fatto vedere e nel contesto saudita potrebbe emergere. C’è la splendida Magic Wand per i colori del Coolmore, bella, tosta, reattiva sempre e comunque, seconda di G1 per ben otto volte. C’è il meglio degli Yankies: uno su tutti è il plurivincitore di G1 Maximum Security, seguito da McKinzie trained Bob Baffert e Midnight Bisou trained Steve Asmussen, tutti e tre sono i più seguiti al betting. Si presenta anche Capezzano, altro vincitore di Meydan, ma rispetto ai citati un filo sotto tono, il betting lo esclude dal podio. I sauditi sono cinque: Gronkowski che sulla carta sembra un filo chiuso, ma avrà in sella Frankie Dettori, Great Scot che potrebbe essere la sorpresa, Mjjack e Tacitus tutti da scoprire e Mucho Gusto che abbiamo visto nella Pegasus fare un numero. Il Sol Levante schiera Gold Dream, non è al massimo ma il podio è alla sua portata, ed il supporter Chrysoberyl. Infine North America, che con i primi della classe se la gioca sempre bene. Questi al via sui 1800 metri, salvo ritiri.
Longines Turf Handicap: al via in quattordici, salvo ritiri. Partiamo dal più prevedibilmente stimato, Cross Counter per i colori di Godolphin, già rodato al clima non facile. La sorpresa attesa è l’inglese Prince Of Arran, subito seguito nell’ordine da Dee Ex Bee e dai due francesi Call The Wind e Called to the Bar, quest’ultimo fresco di acquisto saudita. Contango, l’irlandese Downdraft, Dramatic Device, Hibou, Mafaaheem e Mekong sembrano un filo indietro rispetto ai primi citati. Mentre potrebbero fare il colpo l’inglese King’s Advice, o uno dei due irlandesi, True Self e Twilight Payment.
The Saudia Sprint: tracciato dirt, sono in tredici al via per ora. Gli Usa prevalgono come scelta del betting con Imperial Hint che intriga con quota stringata rispetto all’evento ed ai contenders. Piace Gladiator King (UAE) che sembra preparato per questa corsa. Se la giocano per il podio, anche Drafted, il “giappa” Matera Sky e il saudita Muhtaram. Per gli altri al via sembra dura poter esercitare pressione sui già citati, ma le corse sono corse e solo il palo dice la verità, li citiamo nell’ordine che piacciono: Manguzi, Sobre Action, Captain Scotty, Beau Warrior, New York Central, Indelible Ink, Mesquite, Maypole.
The stc 1351 Cup: corsa strana ed originale, tracciato in erba, un respiro e poi poca tattica ma tanto cuore. Viene all’occhio allora Glorious Journey, che a Meydan ha mostrato numeri e forma nell’Al
Fahidi Fort. Ma attenzione perché il betting segue e propone favorito Space Blues. Alternativa credibile è Suedois (GB). Dal Baharein arriva Dark Power. Gli Usa schierano Ghoul e Legend of War, i francesi hanno il solo King Malpic, che però potrebbe incidere per un gradino del podio. Un solo rappresentante è irlandese: Speak in Colours. Piace su questa distanza e sul tracciato in erba Graignes una possibile sorpresa. I sauditi schierano: Holy Day, Larchmont Lad, Momkin. Il plotoncino inglese si completa con Royal Intervention e Sir Dancealot. che sembrano esclusi dalla lotta per il podio.
Le altre corso sono: The Samba Saudi Derby; Mohamed Yousuf Naghi Motors Cup; The Jockey Club Local Handicap e The Obaiya Arabian Classic.