Sabato a Torino dominio di Mauro Baroncini da allenatore e Andrea Farolfi da driver, a segno anche nel Filly con Due Italia
D come Dimitri Ferm, il vincitore del Nazionale.
D come Due Italia, la vincitrice del Nazionale Filly.
D come Divignano, il centro dove i due si allenano.
Mauro Baroncini e Andrea Farolfi dominano sabato a Torino e soprattutto allungano la loro ombra sempre più grande sulla stagione della generazione 2019 di trotto.
L’en plein è servito anche a Vinovo, così come a Modena, dove Dimitri aveva centrato il Giovanardi e Due l’omologa corsa al femminile, il Carlo Cacciari.
Viene in maniera quasi scontata per quanto riguarda il maschio, il numero 1 senza alcun dubbio della generazione già nei preventivi e nel sentire e pesare le parole di Farolfi, ben conscio dell’importanza del figlio di Nad al Sheba all’interno dei 3 anni.
1.14 sui 2000, ma soprattutto 1.10.2 l’ultimo chilometro. Un’impressione di superiorità talmente evidente da non lasciare dubbio alcuno su chi sia il migliore.
Gli scongiuri sono ammessi considerata la storia del padre, Nad al Sheba appunto, frenato solo da un infortunio che gli troncò sul più bello da crack assoluto la carriera. Il Derby è lontano ancora quattro mesi, ma il cavallo da battere a Capannelle quel giorno c’è già.
Non tanto dissimile la resa nel Nazionale Filly di Due Italia, assurta al proprio record sulla breve di 1.12 senza flettere un istante, anche lei capace di gestire in semplicità la questione tattica una volta presa la testa.
A Modena era stata una sorpresa, a Torino è arrivata la conferma. Battuta Delicious Gar, meritevole seconda ad intervallo dopo le traversie fisiche delle settimane precedenti la corsa ed il traffico sul percorso.
Mauro Baroncini crea pitture di cavalli ad alto livello da trent’anni. Andrea Farolfi è il suo esecutore testamentario in corsa. Nessuno dei due ha mai vinto il Nastro Azzurro. Che sia la volta buona?
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