Figlio di Jean Michel, a soli 21 anni Nicolas ha vinto domenica a Vincennes in coppia con Davidson du Pont il Prix d’Amérique
Niente a prima vista sembra essere in grado di farlo uscire da quel suo atteggiamento freddo. Né durante le tante interviste che hanno preceduto l’evento né dopo la sua vittoria nel Prix d’Amérique. No, Nicolas Bazire ha mantenuto la calma per tutta la settimana nonostante l’enorme responsabilità di dover gestire la pressione di un’intera dinastia familiare, quella dei Rayon, compreso il bisnonno Albert e il nonno Jean-Yves.
E’ stato lui, il ragazzo di casa, a soli 21 anni – 7 in meno rispetto a quelli che aveva papà Jean Michel quando vinse il suo primo Amerique in sulky a Kesaco Phedo – a conquistare la classica con Davidson du Pont, uno che aveva dovuto accettare due anni di seguito un paio di secondi posto dietro Face Time Bourbon.
Una sfida enorme vista così. Tuttavia, non abbastanza, almeno apparentemente, per turbare la calma di Nicolas. È una missione compiuta per la famiglia ed eccolo qui, driver più giovane di sempre a vincere l’Amérique.
Cullato dalle immagini dei trionfi del padre Jean-Michel Bazire (venti volte Sulky d’Or), Nicolas ha le corse e l’adrenalina che gli scorrono nelle vene. Passato per le corse di pony, in cui incrociò Theo Duvaldestin – di un anno più grande e terzo domenica scorsa in coppia con Flamme du Goutier – prima di fare l’apprendistato presso la scuola di Graignes, Nicolas Bazire ha partecipato alla sua prima corsa nell’aprile 2017 a Neuillé-Pont-Pierre, vinto per la prima volta a Vincennes quattro mesi dopo e sbloccato il conto dei successi nei Gruppi III nel 2019. Un anno dopo l’esordio nell’Amérique in coppia con Valokaja Hindo, ora ha vinto il suo primo Gruppo I, proprio l’Amérique, la corsa più importante al mondo.
Bonne chance, Nicolas.