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Bomba o non bomba, arriveremo a Kiev

Kiev

A quattro mesi dallo scoppio della guerra, in Ucraina le corse al trotto sono tornate protagoniste all’ippodromo. Tremila le presenze

Il 24 febbraio la Russia è entrata in Ucraina. Quasi quattro mesi dopo lo scoppio della guerra, domenica 19 giugno sono tornate per la prima volta le corse al trotto all’ippodromo di Kiev. Un popolo che cerca la normalità anche nelle piccole cose ne ha affollato le tribune tanto che alla fine si sono registrate più di tremila presenze.

La guerra continua, ma la parte settentrionale e quella orientale dell’Ucraina sono relativamente risparmiati dagli attacchi russi, anche se gli allarmi delle bombe suonano quasi ogni giorno a Kiev. La guerra d’altronde è a soli 20 chilometri di distanza, tanto che si sente quando i russi sparano.

Sono 350 i cavalli rimasti all’interno del comprensorio. Una trentina di volontari hanno fatto del loro meglio per prendersi cura di loro nel bel mezzo degli allarmi aerei e dei bombardamenti sulla capitale. Chi è rimasto lo ha fatto per aiutare i cavalli. Hanno chiesto aiuto soprattutto per i mangimi e la risposta è stata enorme da tutto il mondo.

Per la prima volta dall’inizio della guerra, il trotto è tornato quindi protagonista, un trend che è destinato a continuare, tanto che anche la settimana successiva – domenica scorsa – si è svolta un’altra giornata di corse e d’ora in poi le competizioni si terranno regolarmente.

Non solo le gare però: tante le attrazioni per i bambini e le famiglie. Un modo per cercare di vivere meglio anche in una situazione terribile come una guerra.

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