Day after day, giorno dopo giorno, sono sempre accesi i riflettori sul Royal Meeting di Ascot, nel Regno Unito, dove sabato 19 sono in calendario le corse del Day 5, ultima giornata del meeting all’insegna del tutto è possibile.
Jersey Stakes G3
A cominciare dalle Jersey Stakes G3 sui 1400 metri con al via cavalli di tre anni. Tutti gli occhi son puntati su tre soggetti molto vicini tra loro per forma, risultati a valori espressi. Creative Force che ha vinto in LR a Newbury il 15 maggio sui 1200 metri, ma il terreno allora era da buono a morbido, quindi occhio alla gradazione. Mutasaabeq, che il 1° maggio in G1 è solo settimo ma dietro a dei fenomeni (quella corsa a Newmarket la vinse un certo Poetic Flare, erano le 2000 Ghinee inglesi) e Naval Crown, soggetto molto regolare, che è stato il quarto nelle 2000 Ghinee inglesi, aveva allora in sella Adam Kirby, per l’occasione ha in sella William Buick.
Hardwicke Stakes G2
Sui 2400 metri per cavalli anziani di quattro anni ed oltre si correranno le Hardwicke Stakes G2. Se mantiene la linea Al Aasy potrebbe essere uno dei due favoriti. Il cavallo arriva a questo appuntamento dopo essere stato secondo di Pyledriver nella Coronation Cup G1 il 4 giugno. Attenzione a Broome (se parteciperà), che è il secondo di Helvic Dream nella Gold Cup del Curragh il 23 maggio. Se uno dei due fosse sotto tono o sbagliasse tattica sono pronti come dei falchi ad inserirsi per la vittoria Hukum, Ilaraab e Japan.
Diamond Jubilee Stakes (G1)
Le Diamond Jubilee Stakes (G1), 1200 metri per velocisti di quattro anni ed oltre. Il betting inglese sostiene la chance di Starman che è il vincitore delle Duke Of York G2 il 12 maggio, terreno allora da buono a morbido, quindi verificare la gradazione al momento della corsa odierna. Potrebbe pretendere il gradino più alto del podio Dream Of Dreams che ha vinto il 17 maggio a Windsor in LR in bello stile. Dietro ai due si posizionano, come gradimento ed interesse, Nahaarr, Art Power e Cape Byron che potrebbe essere una bella sorpresa di quota con in sella Andrea Atzeni per il training di Roger Varian.
